Agenzia delle Entrate: controlli per i contratti a canone concordato
La lettera che stanno ricevendo molti proprietari dall’Agenzia delle Entrate inizia così: “Gentile contribuente…”
Si tratta di un controllo che l’Agenzia delle Entrate effettua nei confronti dei proprietari che hanno affittato un immobile. In molti casi con i contratti a canone concordato
Se hai un appartamento affittato con un contratto a canone concordato, o stai per farlo, questo è l’articolo che ti farà risparmiare molti euro in sanzioni e tasse oltre ad evitarti inutili contenziosi con il fisco.
Torniamo alla lettera ricevuta in questi giorni da molti proprietari da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Si tratta di una lettera che ha come oggetto “Attività di verifica della corretta autoliquidazione dell’imposta di registro relativa a contratti di locazione registrati telematicamente – Richiesta documentazione”.
Come puoi capire dal contenuto della lettera, l’Agenzie delle Entrate ti chiede di inviargli alcuni documenti per verificare che tu abbia pagato correttamente le tasse sul canone di locazione percepito.
Tra i documenti richiesti troviamo:
- copia del contratto registrato
- copia della raccomandata A.R. e relativa lettera di adesione alla cedolare secca (qualora il contratto sia in cedolare secca e la clausola non sia presente nel contratto stesso)
- l’asseverazione (nel caso di contratti a canone concordato registrati dopo il 06-06-2018)
In questa parte mi focalizzo sulla parte relativa all’asseverazione per i contratti a canone concordato in quanto sembra essere un argomento ancora poco conosciuto tra i proprietari di immobili in locazione.
Cos’è l’asseverazione?
L’asseverazione è una “certificazione” rilasciata da una delle associazioni che hanno partecipato alla stesura degli accordi territoriali. Praticamente l’associazione che rilascia l’asseverazione, dichiara che il tuo contratto rispetta i parametri previsti dagli accordi territoriali (tra cui il parametro del canone massimo)
Cosa sono gli accordi territoriali?
Sono le normative che regolamentano l’utilizzo dei contratti a canone concordato. (Per approfondire l’argomento dei contratti a canone concordato ti lascio i link in fondo all’articolo).
Perché l’Agenzia delle Entrate (ADE) fa queste verifiche?
Il motivo è semplice: un proprietario decide di utilizzare i contratti a canone concordato per ridurre la tassazione sul canone e ottenere altre agevolazioni (la tassazione in cedolare secca si dimezza passando dal 21% al 10% inoltre ha uno sconto del 25% su IMU e TASI). In cambio deve applicare un canone calcolato in base alle regole contenute nell’accordo territoriale in essere nella città in cui ha sede il suo immobile (quindi non puoi decidere liberamente il canone). In poche parole: hai diritto a degli sconti a patto che rispetti certi parametri.
Purtroppo negli ultimi anni molti proprietari, non essendoci praticamente controlli, hanno beneficiato degli sconti sulla tassazione senza però attenersi alle regole di calcolo del canone.
Quindi con la firma degli ultimi accordi territoriali è stato inserito un sistema di controllo: l’asseverazione.
Perché nella lettera dell’ADE fa riferimento dei contratti stipulati dopo il 06-06-2018?
Perché in quella data sono stati firmati i nuovi accordi territoriali che tra le altre modifiche, hanno introdotto l’obbligo di far asseverare i contratti a canone concordato. Prima di questa data, per chi affittava a Brescia utilizzando i contratti a canone concordato, non era prevista l’asseverazione del contratto.
Cosa rischia chi NON ha fatto asseverare il contratto?
I proprietari che non hanno fatto asseverare il contratto rischiano di dover restituire allo stato la parte di agevolazioni a cui non avevano diritto oltre alle sanzioni e agli interessi. Infatti per chi utilizza questi contratti sono previste agevolazioni fiscali come la riduzione della tassazione sul canone percepito e sconti su IMU e TASI.
Quali sono le agevolazioni che rischi di perdere?
- la cedolare secca al 10% (ti ricordo che la cedolare secca “standard” è al 21%)
- lo sconto del 30% sul canone che verrà tassato (per chi opta per il regime IRPEF)
- lo sconto del 25% su IMU e TASI
Questo è quello che rischi di perdere dal punto di vista fiscale oltre ovviamente al pagamento di sanzioni e interessi.
Ma le ripercussioni possono non finire qui! Rischi inoltre che il contratto venga impugnato dal tuo inquilino tramite legale o associazioni di categoria. In questo caso possono richiedere la trasformazione del contratto o la riduzione del canone d’affitto.
Alla data in cui sto scrivendo questo articolo, questi controlli sono diventati molto frequenti. Sono numerosi i casi in cui io e il mio Team di esperti del gruppo Proprietarioalsicuro® veniamo contattati da proprietari che, purtroppo, si sono affidati a persone improvvisate per la gestione del contratto d’affitto a canone concordato oppure hanno preferito fare da sole senza però averne le competenze.
Il risultato finale? Oltre a perdere tutti i vantaggi fiscali, pagare gli interessi e pagare le sanzioni; si troveranno anche i costi da corrispondere ad un professionista per risolvere il problema.
Perché molti professionisti del settore immobiliare o di settori affini non sanno gestire questa tipologia di contratti?
L’idea che io e il mio Team ci siamo fatti è questa: si tratta di procedure che richiedono al professionista un alto dispendio di tempo ed energie e il costo di pratica è molto basso.
Inoltre il professionista è tenuto a mantenersi aggiornato sulle nuove normative e spesso non è il suo business principale.
Negli ultimi due casi che ci siamo trovati a risolvere, i due clienti erano stati seguiti rispettivamente da un agente immobiliare e da un commercialista.
Per far asseverare un contratto di locazione i costi possono andare da 50 Euro fino ad un massimo di 100 Euro.
Se sei un proprietario che preferisce fare da solo, ti consiglio, almeno, di farti seguire per la parte di registrazione del contratto da un professionista competente.
Sarà capace di verificare la correttezza del tuo contratto e, se formalmente corretto, provvederà a farlo asseverare.
Se invece ti affidi ad un’agenzia immobiliare o ad altro professionista, verifica prima che abbia le competenze per gestire questa pratica. Magari chiedendo quante ne fa in un anno.
Cliccando sul pulsante sotto potrai usufruire dal nostro servizio REGISTRA AFFITTO per la registrazione del contratto, il controllo e all’occorrenza l’asseverazione.
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Di seguito inserisco i link per approfondire alcuni argomenti collegati:
- Contratti a canone concordato: i vantaggi clicca QUI
- Cedolare secca al 10% a Brescia: clicca QUI
- Certificazione energetica e canone concordato: clicca QUI
- Cedolare secca e canone concordato: clicca QUI
- Canone concordato: a Brescia conviene? E come calcolarlo. Clicca QUI
Se invece preferisci delegare completamente la gestione del tuo immobile all’agenzia AFFITTI BRESCIA clicca qui:
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Ecco cosa puoi richiedere:
- pagamento diretto del canone
- garanzie sui contratti di affitto
- calcolo del canone concordato
- affitti transitori
- gestione completa dei rapporti con l’inquilino
- gestione completa del tuo immobile in affitto
- gestione completa della burocrazia
- verifica inquilino
e tutte le altre attività necessarie per affittare con sicurezza.
Ti aspetto nel prossimo articolo
Carlo Apostoli
Imprenditore | Intermediazione e gestione immobili in affitto a Brescia | Co-Founder @AffittiBrescia | Co-Founder@Bresciastanze | Co-Founder @Prontoperl’affitto | @Proprietarioalsicuro | Blogger immobiliare
I miei contatti:
https://www.linkedin.com/in/carloapostoli/
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Angela Maria Fortunato
Buongiorno, ho una domanda: ma l’asseverazione è obbligatoria? Intendo dire se faccio da sola, applico fedelmente i parametri previsti dal comune dov’è ubicato l’immobile oggetto del contratto e lo registro online senza asseverazione, sono in regola? Oppure, anche se rispetto tutti i criteri è indispensabile comunque avere anche l’asseverazione?
Grazie se vorrà rispondermi
Cordialità
Angela Maria Fortunato
Muriel Fedi
Grazie Dott Apostoli è stato esauriente.
Un’informazione, nei contratti di affitto che ho fatto, e che sto per registrare, riguardo le spese condominiali non ho aggiunto, ‘salvo conguaglio’. Faccio bene ad aggiungerlo?
Attendo un suo cortese riscontro non appena lei potrà. Un cordiale saluto. Muriel Fedi
murielfedi@gmail.com
carlo.apostoli
Buonasera sig. Fedi, grazie per il commento. In un contratto abitativo 4+4 non è obbligatorio inserirlo ma lo consiglio vivamente per evitare incomprensioni con il suo inquilino, salvo aver preso accordi differenti come ad esempio una quota forfettaria senza conguaglio finale. La cosa cambia perni contratti no natura transitoria per i quali è obbligatorio inserire la frase “salvo conguaglio”. Spero di averle fornito le informazioni richieste. Cordialmente Carlo
carlo.apostoli
Buonasera Angela, grazie per il commento. L’asseverazione è obbligatoria anche se applica fedelmente i parametri, si tratta di una “certificazione” che viene data al contratto da parte di una delle associazioni di categoria firmatarie degli accordi territoriali. Cordialmente Carlo
Emiliano
Buonasera, dott. Apostoli, l’asservazione è possibile richiederla anche per contratti già registrati?
Mi spiego: ho registrato un contratto il 01/12/2020, (contratto ancora attivo) e solo ora sono venuto a conoscenza dell’asservazione obbligatoria.
Posso comunque richiederla?
La ringrazio in anticipo della risposta.
Saluti
Emiliano
Buonasera, l’asservazione è possibile richiederla anche per contratti già registrati?
Mi spiego: ho registrato un contratto il 01/12/2020, (contratto ancora attivo) e solo ora sono venuto a conoscenza dell’asservazione obbligatoria. Posso comunque richiederla?
La ringrazio in anticipo della risposta.
Saluti
carlo.apostoli
Buongiorno Muriel Fedi, io consiglio sempre di inserirlo per evitare incomprensioni successive. Cordialmente Carlo
carlo.apostoli
Buongiorno Emiliano, prima di richiederla le consigliere di contattare direttamente un’associazione di categoria tra quelle firmatarie dell’accordo e spiegare la situazione mostrandogli il testo del contratto che ha fatto sottoscrivere. Infatti basta la mancanza di uno dei parametri contenuti nell’accordo, ad esempio il testo del contratto non conforme o la determinazione del canone errata, per non rendere possibile l’asseverazione. Cordialmente Carlo