Canone concordato a Brescia: conviene veramente?
Il 05 Giugno 2018 a Brescia sono stati sottoscritti i nuovi accordi territoriali per i contratti a canone concordato.
“Per un proprietario è fondamentale sapere se il canone concordato a Brescia conviene“
Con questo particolare contratto potrai dimezzare la tassazione ed ottenere sconti su IMU e TASI.
Ho pensato quindi di aggiornare questo articolo per informarti sulle nuove procedure per affittare il tuo appartamento a Brescia con un contratto a canone concordato e poter godere di una tassazione agevolata. (Presta attenzione perché omettere anche solo uno dei passaggi ti renderà impossibile ottenere i vantaggi fiscali e in alcuni casi il tuo contratto non sarà valido)
Hai un appartamento dato in affitto o da affittare a Brescia?
Leggendo questo articolo potrai:
- capire quali sono i principali vantaggi per un proprietario
- avere delle preziose informazioni che ogni proprietario di appartamenti in affitto a Brescia deve conoscere;
- mantenere i benefici fiscali (fino a dimezzare la tassazione sull’affitto che percepisci);
- far sottoscrivere un contratto in regola.
Partiamo dai principali vantaggi per il proprietario:
- ridurre di oltre il 50% le tasse che si pagano sul canone d’affitto che si riceve
- ottenere uno sconto del 25% su IMU e TASI
- poter utilizzare dei contratti “particolari” (esempio 3+2, studenti, transitori—>se vuoi approfondire i contratti transitori clicca QUI se invece vuoi approfondire i contratti per studenti clicca QUI
“Se stai pensando…tanto io uso già la cedolare secca…bene! “
Ti dico subito che potrai continuare ad utilizzarla e sarà ancora più vantaggiosa.
Adesso con la cedolare secca paghi il 21% di tasse, in questo momento con i contratti a canone concordato la cedolare secca ti permette di pagare solo il 10% di tasse…non male dire (riduci di oltre la metà le tasse che paghi sul tuo affitto).
Con la sottoscrizione dei nuovi accordi, oltre alla variazione di alcuni parametri di calcolo, è stato introdotto l’obbligo di asseverazione del contratto da parte di una delle associazioni sindacali come previsto dal DM del 16 Gennaio 2017.
In parole semplici per poter essere in regola e poter beneficiare della tassazione ridotta dovrai far verificare e certificare, da una delle associazioni di categoria preposte, che il tuo contratto sia conforme al modello approvato e che il canone d’affitto che hai inserito non superi quello massimo previsto per il tuo appartamento.
VERIFICA GRATUITAMENTE SE CONVIENE IL CANONE CONCORDATOSe conosci già le principali regole e ti occorre solo calcolare il canone massimo a cui puoi affittare ci sono portali fanno gratuitamente la simulazione (questo funziona! –> Calcolo Gratuito Canone Concordato )
I cambiamenti che sono stati introdotti con la firma dei nuovi accordi territoriali (dal 5 Giugno 2018) non riguardano solamente l’obbligo di asseverazione dei contratti (per asseverazione intendono la verifica da parte di una delle associazioni di categoria che il tuo contratto sia perfettamente corrispondente a quanto definito negli accordi territoriali) ma modificano anche alcuni parametri per calcolare il canone massimo e le modalità.
“In poche parole se avevi già fatto calcolare il canone in precedenza dovrai comunque farlo ricalcolare”
Riassumo qui le principali variazioni introdotte per calcolare il canone massimo:
- utilizzo della superficie calpestabile utile (adesso devi utilizzare la metratura riportata sulla certificazione energetica)
- viene premiata la vicinanza alla fermata della metropolitana
- vengono premiati gli immobili con una buona classe energetica
- il calcolo deve essere fatto da una delle associazioni di categoria che hanno sottoscritto l’accordo
- il contratto deve essere identico a quello depositato (se lo modifichi rischi di non poterlo asseverare e perdere i tutti i vantaggi fiscali)
“La burocrazia in effetti è aumentata….e di tanto! …..ma non preoccuparti perché verso la fine di questo articolo ti svelo come evitarla!”
Purtroppo come sempre la burocrazia fa aumentare anche le possibilità di commettere errori e guarda caso può portarti anche a perdere le agevolazioni o, ancora peggio, a far firmare un contratto non regolare.
Ricapitolando ecco cosa devi fare per utilizzare un contratto a canone concordato (e non rischiare sanzioni):
- trovare il valore del canone a cui cui puoi affittarlo al massimo (e questo lo puoi fare subito e gratuitamente grazie a questo LINK)
- verificare se ti conviene
….poi, se decidi di utilizzare un contratto a canone concordato, ecco cosa ti spetta:
- far eseguire il calcolo certificato da una delle associazioni di categoria (di solito il costo può variare da 70 a 150 euro)
- compilare il contratto d’affitto (attenzione ad usare solo un modello depositato altrimenti non è valido e poi si rifiuteranno di timbrartelo per l’asseverazione)
- far firmare il contratto dal tuo inquilino
- portarlo dall’associazione di categoria e farlo verificare e asseverare (attenzione che se non lo fai asseverare perdi tutti i benefici fiscali)
- registrarlo all’agenzia delle entrate (fisicamente o telematicamente)
- compilare il modulo per le agevolazioni IMU e TASI
- portare il modulo in comune (se non lo consegni perdi le agevolazioni)
- consegnare tutto al tuo commercialista
- ricordarti gli adempimenti successivi
Ora starai pensando che è da pazzi affrontare tutta questa burocrazia!
Concordo con te ma purtroppo se vuoi i benefici fiscali è così.
VERIFICA GRATUITAMENTE SE CONVIENE IL CANONE CONCORDATOIo ho cercato di essere il più chiaro possibile ma capisco che il tema non è semplice, se vuoi ulteriori informazioni puoi sempre scrivermi:
–Whatsapp 3406031896 (scrivendo Nome Cognome e “informazioni canone concordato”)
-oppure via mail info@proprietarioalsicuro.it (scrivendo nel campo OGGETTO: Nome Cognome e “informazioni canone concordato”)
A presto
Carlo Apostoli
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